INPS – novità per il 2011

In un interessante articolo di Francesca Tosco su eutekne.info si può leggere come quest’anno non saremo colpiti dall’aumento dell’aliquota INPS per la Gestione separata. Anche per noi traduttori e interpreti quindi rimane in vigore il 26,72%.

Si legge:

… anche per l’anno 2011 l’aliquota contributiva relativa agli iscritti alla Gestione separata non assicurati presso altre forme previdenziali obbligatorie, né pensionati, rimane fissata al 26,72%, di cui il 26% a titolo previdenziale e lo 0,72% a titolo assistenziale. Nei confronti dei soggetti iscritti solo alla Gestione separata e non pensionati, resta fermo, infatti, l’obbligo di versare un contributo aggiuntivo – finalizzato al finanziamento delle prestazioni economiche temporanee erogate dall’INPS, ove ne ricorrano i presupposti, a titolo assistenziale (indennità di maternità/paternità, trattamento economico per congedo parentale, indennità giornaliera di malattia, indennità di malattia per degenza ospedaliera, assegno per il nucleo familiare) – pari, appunto, allo 0,72%.

Mentre per molti “colleghi” della gestiona separata (collaboratori coordinati e continuativi con o senza progetto, lavoratori autonomi occasionali, venditori a domicilio) il versamento viene ripartito per un terzo a carico del lavoratore e per due terzi a carico del committente, per i professionisti iscritti alla Gestione separata …. l’onere contributivo continua ad esseretotalmente a carico del soggetto, fatta salva la facoltà di rivalsa, nei confronti dei committenti, nella misura del 4% dei compensi lordi.

Peccato che noi liberi professionisti “scassati”, pur pagando come gli altri e con possibilità minima di rivalsa, non abbiamo tutti questi diritti. In particolare l’indennità giornaliera di malattia (senza ricovero) incredibilmente a noi non è riconosciuta. Infatti, è dal 2007 che ho un ricorso in piedi con l’INPS per una malattia certificata. Noi rientriamo quindi in quella piccola fetta per la quale non ricorrono i presupposti per accedere a tutte le prestazioni.

Un consiglio? Non ammalatevi, non sarete pagati!

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